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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

CORONAVIRUS: D.L. 34/2020 "Decreto Rilancio" e riflessi sul rapporto di lavoro subordinato

Non si ferma la decretazione d'urgenza dettata dall'emergenza da Coronavirus.  Tra le moltissime norme contenute nei 266 articoli del D.L. 34/2020, "Decreto Rilancio", alcune hanno diretto riflesso sulla gestione dei rapporti di lavoro subordinato; tra queste meritano particolare attenzione le disposizioni sotto sintetizzate. I) Possibilità di usufruire della Cassa Integrazione COVID19 per ulteriori 9 settimane non interamente consecutive, poiché frazionate in due blocchi: il primo da 5 settimane e il secondo da 4 settimane. La fruizione di tali ulteriori 9 settimane è così regolamentata (artt. 68/71): Le prime 5 settimane sono richiedibili in continuità con le precedenti 9 previste dal D.L.18/2020 "Decreto Cura Italia". Le ulteriori 4 settimane sono fruibili esclusivamente tra il 01/09/2020 e il 31/10/2020. Si evidenzia che tale disposizione di legge non consente la continuità di Cassa Integrazione per le aziende che l'hanno iniziata a marzo

CORONAVIRUS – Bando per rimborso costi alle imprese delle misure anticontagio

“Impresa Sicura” è il bando di Invitalia – Agenzia del Ministero dell'Economia- rivolto alle aziende che vogliono chiedere un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) , finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Possono accedere al bando solamente le aziende iscritte al Registro delle Imprese. Pertanto restano esclusi i professionisti, le associazioni, le fondazioni, i comitati, gli organismi religiosi. Le spese per essere ammissibili devono essere state emesse dal 17 marzo 2020 alla data di invio della domanda di rimborso e risultare pagate con sistemi tracciabili. Il rimborso massimo concedibile per impresa beneficiaria è pari al 100 percento delle spese ammissibili sostenute, nel limite massimo di euro 500,00 per ogni addetto e, comunque, fino a concorrenza dell’importo massimo pari a euro 150.000,00 per azienda. I rimborsi sono concessi in base all'ordine cronologico

CORONAVIRUS FASE 2 – Autodichiarazione spostamenti e Protocolli aziendali anticontagio: tra dubbi e incertezze

Oggi inizia la cosiddetta Fase 2, quella della riapertura parziale e graduale delle attività economiche, nonché dell’allentamento ai limiti di spostamento personali. In entrambi i contesti, quello produttivo e quello individuale, emergono criticità operative e/o interpretative. L’autodichiarazione pubblicata sul sito del Governo e del Ministero dell’Interno non riepiloga correttamente le casistiche di spostamento consentite dal DPCM 26/04/2020, che come notorio ha ammesso la visita ai congiunti - neo categoria pseudogiuridica, introdotta con un atto amministrativo! - nonché l’attività motoria e/o sportiva da praticare individualmente. In tale parossismo regolatorio, ove anche i cani hanno il diritto alla loro passeggiata fisiologica, permane il divieto assoluto di svolgere ogni attività ludico-ricreativa, anche al di fuori dei parchi giochi, che restano ancora chiusi; in sintesi è vietato essere bambini! Ritornando all’autodichiarazione va evidenziato che, se la visita ai cong

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