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Visualizzazione dei post da 2018

LAVORO OCCASIONALE: molti dubbi e poche certezze soprattutto nel settore turistico

Le modifiche apportate ai buoni lavoro - più noti come Voucher - (art. 54 bis D.L. 50/2017) dalla legge di conversione del D.L. 87/2018 creano poche certezze e lasciano molti dubbi soprattutto per le novità introdotte nel comparto turistico. La prima incertezza è la definizione non espressa nel testo di legge “ delle aziende alberghiere e delle strutture ricettive che operano nel settore del turismo ”. La definizione va ricercata nella normativa specifica di settore e in particolare è individuabile nell’art. 12 del D.lgs 79/2011 e nella legislazione regionale (per la Valle d'Aosta L.R. 34/1984 e L.R. 11/1996), ove viene regolamentata la materia. La definizione si estende pertanto a tutte le strutture alberghiere ed extra alberghiere (Bed and breakfast, RTA, rifugi campeggi, ecc.) le quali consentono il pernotto. Ne deriva pertanto che ristoranti e bar non sono considerati strutture ricettive, salvo che siano annessi nelle predette strutture; in tal caso a fronte di un concet

RUOLI NULLI se la notifica via PEC è priva di firma digitale

La notifica dei ruoli esattoriali effettuata tramite Posta Elettronica Certificata deve essere firmata digitalmente a pena di nullità. Il principio di diritto è stato sancito nelle sentenze 93/1/2018, 615/2/2017 e 821/1/2017 pronunciate dalla Commissione Tributaria Provinciale di Vicenza. Con la Pec si può notificare la cartella di pagamento in formato di documento telematico. L’organo giudicante, ai sensi dell’articolo 20, comma 1-bis del Dlgs 82/2005(Codice dell’amministrazione digitale), deve stabilire se la tipologia di file scelto per la notifica garantisca la conformità del documento informatico all’originale e se la firma apposta sia valida. I giudici vicentini nel caso esaminato hanno ritenuto che il documento notificato, in formato <.pdf>, privo di sottoscrizione digitale non garantisce né la sua immodificabilità, né la sua provenienza. Secondo la CTP la cartella di pagamento allegata a un messaggio di posta elettronica certificata deve, a pena di nullità, esse

SICUREZZA IN AZIENDA E CONTRIBUTI INAIL - Entro il 31 maggio le domande

L'INAIL con il bando ISI 2017 mette a disposizione delle imprese 250 milioni di euro per interventi finalizzati ad aumentare la sicurezza dei luoghi di lavoro. Lo stanziamento prevede contributi a fondo perduto sino ad un massimo del 65% dei costi aziendali sostenuti per migliorare la sicurezza aziendale. L’ammontare del contributo dipende dall’asse scelto: per gli assi 1, 2 e 3 è di 130.000 euro, per l’asse 4 è di 50.000 euro, mentre per l’asse 5 è di 60.000 euro. I fondi sono assegnati secondo l’ordine di presentazione delle domande, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. I fondi messi a disposizione sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati: adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale ai sensi del D.lgs 231/2001, progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi, progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, progetti per

CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO - Non è necessaria l’accettazione del datore di lavoro “ceduto”

In base alla normativa del codice civile (Art. 1977 ss. - Cessione di beni ai creditori) - la cessione del quinto dello stipendio è un contratto diretto tra il debitore cedente (lavoratore) e il creditore (istituto di credito), a cui il terzo ceduto (datore di lavoro) rimane estraneo. Infatti il datore di lavoro in quanto terzo debitore non deve verificare la sussistenza dei presupposti di validità della cessione (Cass. n. 2055/1972), ma è semplicemente obbligato a dare esecuzione alla cessione non appena la stessa gli viene formalmente comunicata. Il datore di lavoro è soltanto tenuto a ricevere la notifica e non anche a sottoscrivere atti proposti dall'istituto di credito. Non esistendo, pertanto, un obbligo di legge e’ sconsigliato firmare sia il Certificato di stipendio, sia l'Atto di benestare. Al dipendente ai fini dell'ottenimento del finanziamento richiesto è, infatti, sufficiente presentare all’istituto di credito la busta paga. Quanto all'azienda è consig

Vecchi Voucher sempre validi sino a fine 2017

In questi giorni è accaduto che a lavoratori presentatatisi per l'incasso dei vecchi Buoni Lavoro - quelli ex art. 48 ss D.lgs 81/2015 - sia stato loro opposto il rifiuto di pagamento sul presupposto che fossero scaduti.  In particolare è stato eccepito che i Buoni per prestazioni - regolarmente registrate sul sito INPS - effettuate entro il 31/12/2017, termine ultimo di validità concesso dalla legge di abrogazione della vecchia procedura, non potevano essere riscossi, poiché riportavano una data di scadenza antecedente all'uso. Il pagamento di "vecchi buoni lavoro" (art. 48 ss D.lgs 81/2015), utilizzati entro il 31/12/2017, è sempre dovuto a prescindere dalla scadenza riportata sul Buono. Il rifiuto al pagamento è comportamento illegittimo e in palese violazione di legge. Infatti, l'art. 1 del D.L. 25/2017, dopo aver soppresso al comma 1 la normativa allora vigente, ha specificato al comma due che "I buoni per prestazioni di lavoro

STIPENDI E TERMINI DI PAGAMENTO. Perché pagare dicembre entro il 12 gennaio

Il termine per il pagamento della retribuzione nel settore privato è genericamente definito dall'art. 2099 c.c., il quale sancisce che “ deve essere corrisposta con le modalità e i termini in uso nel luogo in cui il lavoro viene eseguito ” e in loro assenza secondo le previsioni dei CCNL o degli accordi tra le parti. Gli stipendi, pertanto, a seconda dei casi, sono pagati a partire dagli ultimi giorni del mese di lavoro in corso sino alla metà del mese successivo. Tuttavia per lo stipendio di dicembre bisogna tener conto di una norma fiscale, l'art. 51 TUIR, che pur non essendo vincolante riguardo ai termini entro cui effettuare il pagamento, determina conseguenze fiscali differenti a seconda che il pagamento sia effettuato entro il 12 gennaio oppure sia eseguito nei giorni successivi. La norma definisce il cosiddetto “Principio di cassa allargato”, sancendo al comma 1 che “ Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque tito

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