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Congelata sino al 30 giugno la sanzione per l'inosservanza dell'obbligo vaccinale COVID

La fine dell'anno è stata caratterizzata dagli ultimi sussulti della nomenclatura Ultra-Vax ancora annidata al ministero della Salute. Per gli italiani, che non hanno accettato il ricatto vaccinale anti COVID le prime settimane di dicembre hanno portato quale regalo di Natale la notifica dell'Avviso di Addebito della sanzione di Euro 100. In realtà questa volta si è trattato di un “colpo a salve”, di un atto fine a stesso e privo di concreta efficacia. Il Governo Meloni, infatti, ha congelato la procedura sanzionatoria sino al 30 giugno 2023, in attesa di porre poi presumibilmente la parola fine a tale vergognosa pagina della storia repubblicana. L'art. 7 al comma 1bis - introdotto dalla legge di conversione - del D.L. 162/2022 ha sospeso sino al 30 giugno 2023 le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall'articolo 4-sexies, commi 3, 4 e 6, del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 La norma sospensiva peraltro non brilla per chiarezza e coerenz...

FINE OBBLIGO VACCINALE: dal 2 novembre per i sanitari e per gli amministrativi delle strutture sanitarie. Permangono gli obblighi per i visitatori di RSA e dei reparti ospedalieri.

  Il neo Governo di centro-destra, che esprime per la prima volta nella storia d'Italia un Presidente del Consiglio donna, Giorgia Meloni, nel suo primo atto normativo ha riportato la sanità italiana alla dovuta normalità post epidemiologica da COVID-19. La fine dell'obbligo vaccinale per i sanitari L’art. 7 del Decreto Legge 162 del 31/10/2022 ha posto fine con il 1° novembre al discriminatorio obbligo di vaccinazione a cui dovevano sottostare gli operatori sanitari, nonché gli addetti amministrativi di tali strutture fino alla fine del corrente anno. Nel giorno dei morti, 2 novembre, resuscita la sanità italiana, che riapre le porte delle sue strutture ai tanti operatori di cui si era privata, paradossalmente nel momento dell'emergenza e dunque della maggiore necessità. Il rientro al lavoro o il licenziamento Se è vero che la maggior parte dei sospesi aspettavano questo momento dell’abolizione dell’obbligo vaccinale per poter riprendere il lavoro e ritrovare la di...

IL TRIBUNALE DI VELLETRI BOCCIA L'OBBLIGO DEL VACCINO COVID PER LAVORARE

Il giudice pronunciandosi definitivamente con Ordinanza del 14/12/2021, nel riconoscere l'interesse costituzionalmente prevalente della salute pubblica, ha peraltro evidenziato che la stessa è messa a rischio in maniera uguale sia dal vaccinato, sia dal non vaccinato. Ne consegue che l'obbligo di vaccinazione imposto dal DL44/2021 quale requisito professionale richiesto ai sanitari - ora esteso dal DL172/2021 anche a altre categorie - per accedere all'attività lavorativa costituisce una discriminazione sugli altri diritti (dignità, lavoro, sussistenza ...) tutelati dalla Costituzione. I principi giuridici e medico scientifici espressi nell'Ordinanza del Giudice sono d'altronde confermati dalla Circolare del Ministro alla Salute Speranza datata 14/12/2021, nella quale si richiede il tampone anche ai vaccinati per entrare in Italia. Il vaccino, dunque, rimane uno dei rimedi per combattere il COVID, ma perde ogni presupposto per poter essere posto quale discrimine al...

L’ESTENSIONE DELL’OBBLIGO VACCINALE TRA INCONGRUENZE E ERRORI LEGISLATIVI - “GLI EFFETTI COLLATERALI” DEL D.L. 172/2021

Il decreto legge 172/2021 del 26 novembre estende l'obbligo vaccinale a ulteriori categorie di lavoratori: personale scolastico, comparto difesa sicurezza e soccorso pubblico a decorrere dal prossimo 15 dicembre. Prescindendo in questa analisi da ogni considerazione in merito alla legittimità costituzionale di tale provvedimento, per il quale si rimanda a un mio precedente approfondimento, nonché a successive considerazioni che verranno svolte in altro momento, non possono non essere rilevate le difficoltà applicative e interpretative della norma in commento. Il percorso applicativo della norma, contorto – modifica, sostituisce e inserisce articoli di altri provvedimenti (D.L. 44/2021 e D.L. 52/2021) - e contraddittorio (procedure non raccordate nei loro intrecci applicativi), sarà foriero di futuri contenziosi. Gli unici elementi certi sono l'individuazione dei soggetti a cui si applica la norma e la sospensione a quanti non si adeguano. L'individuazione della data di deco...

CORANAVIRUS: CONSIDERAZIONI ETICHE E GIURIDICHE SULLA OBBLIGATORIETA' DEI VACCINI ANTI COVID 19

 L'obbligatorietà della vaccinazione anti COVID-19, introdotto dall'articolo 4 del decreto legge 44/ 2021 per tutte le professioni e gli operatori del comparto sanitario, fa discutere non soltanto per l'aspetto sanitario, ma soprattutto per le implicazioni di tipo etico e giuridico che comporta. L'Italia è la prima nazione e per ora l’unica ad aver imposto l’obbligo di vaccinazione anti COVID-19. La norma seppur temporanea, poiché limitata attualmente nella sua operatività alla data limite del 31/12/2021, e circoscritta ad uno specifico settore lavorativo, la sanità, determina importanti riflessi sul rapporto di lavoro per coloro che non intendono accettare l'obbligo di vaccinazione. Il comma 6 dell'art. 4 sancisce che l'inosservanza dell'obbligo vaccinale da parte di coloro che “svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche o private, nelle farmacie o parafarmacie e negli studi professionali ” dete...

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