La fine dell'anno è stata caratterizzata dagli ultimi sussulti della nomenclatura Ultra-Vax ancora annidata al ministero della Salute. Per gli italiani, che non hanno accettato il ricatto vaccinale anti COVID le prime settimane di dicembre hanno portato quale regalo di Natale la notifica dell'Avviso di Addebito della sanzione di Euro 100. In realtà questa volta si è trattato di un “colpo a salve”, di un atto fine a stesso e privo di concreta efficacia. Il Governo Meloni, infatti, ha congelato la procedura sanzionatoria sino al 30 giugno 2023, in attesa di porre poi presumibilmente la parola fine a tale vergognosa pagina della storia repubblicana. L'art. 7 al comma 1bis - introdotto dalla legge di conversione - del D.L. 162/2022 ha sospeso sino al 30 giugno 2023 le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall'articolo 4-sexies, commi 3, 4 e 6, del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44 La norma sospensiva peraltro non brilla per chiarezza e coerenz
Dal 1° dicembre sono in notifica le sanzioni previste dall'art. 4 sexies del D.L. 44/2021 ai soggetti che, rientrando nelle categorie obbligate (ultra cinquantenni, sanitari, Forze dell’Ordine, soccorso pubblico, insegnanti) non abbiano iniziato al 15 giugno 2022 il ciclo vaccinale anti SARS-CoV-2. Nel D.L. 162 del 31/10/2022 da convertire in legge entro il 30 dicembre, il Governo ha inserito un emendamento con cui si dispone che <<sono sospesi le attività e i procedimenti di irrogazione delle sanzioni>> per l'omissione dell'obbligo vaccinale. La norma così scritta si riferisce esclusivamente all'attività amministrativa del procedimento sanzionatorio, ossia la postalizzazione degli Avvisi di Addebito da parte dell'Agenzia delle Entrate, e non al procedimento giudiziario di contestazione delle notifiche già effettuate. Pertanto, se la norma non verrà integrata con un'esplicita sospensione dei termini di opposizione delle sanzioni già inviate, è neces