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Visualizzazione dei post da 2020

CORONAVIRUS - La Regione Valle d'Aosta cambia idea e chiude tutto!

Il Presidente della Regione Valle d'Aosta con l'Ordinanza n. 538 "Cambio Idea", pubblicata dopo le ore 22,30 del 11/12/2020 e in vigore sino al 20 dicembre, smentisce se stesso e richiude tutto quanto la legge regionale n. 11 pubblicata questa mattina aveva disposto. Domani 12 dicembre non cambierà nulla rispetto ad oggi.  Gli spostamenti tra comuni restano vietati vietati; gli impianti funiviari rimangono chiusi; le attività di ristorazione e somministrazione alimenti e bevande potranno riaprire solo dal 16 dicembre in fascia oraria limitata dalle ore 5,00 alle ore 18,00; i musei e le biblioteche non aprono; le attività culturali e artistiche permangono vietate ...;  Su tutto il territorio regionale riprende - rectius mantiene - pieno vigore il DPCM del 03/12/2020. A margine di questa assurda farsa normativa non può non evidenziarsi l'assoluta mancanza di rispetto per tutti gli operatori economici, i quali sono stati illusi nella giornata di oggi d

CORONAVIRUS: dal 12 dicembre la Valle d'Aosta riapre quasi tutto

La Regione Autonoma Valle d'Aosta ha pubblicato oggi 11/12/20 sul Bollettino Ufficiale della Regione (BUR) la legge regionale n. 11/2020 con la quale ha disciplinato - anche in deroga alle restrizioni imposte dal DPCM 3/12/2020 - lo svolgimento della maggior parte delle attività economiche durante l'emergenza epidemiologica COVID 19. A decorrere dalla giornata di domani 12 dicembre, nel rispetto dei protocolli di sicurezza di riferimento dei singoli settori, potranno essere riaperte senza limitazioni di orario sul territorio valdostano le seguenti attività:  Commercio al dettaglio.  Servizi alla persona.  Ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande.  Musei e biblioteche, iniziative artistiche e culturali.  Alberghi e Strutture ricettive.  Impianti a fune ad uso turistico-ricreativo.  Aziende industriali, artigianali e commerciali.  Corsi formativi. Si evidenzia che la legge regionale prevede la possibilità per il Presidente della Regione Autonoma Valle d'Aosta di

EDILIZIA - Contributo assunzioni a tempo indeterminato: U.T.€ 600,00 e Bonus € 150,00

Il sistema nazionale delle Casse Edili ha stanziato a favore delle aziende associate due contributi: Una Tantum di € 600,00, da fruire in compensazione della contribuzione mensil, e e un Bonus di € 150,00 da spendere entro 180 gg in formazione presso le scuole edili. I presupposti richiesti alle imprese sono la regolarità contributiva (DURC) e l'assenza di licenziamenti per giustificato motivo oggettiv,o nei sei mesi precedenti l'assunzione incentivabile, di operai occupati nella medesima unità produttiva e con le medesime mansioni I suddetti contributi, oltre ai requisiti preliminari alla domanda, richiedono anche il rispetto, pena la loro revoca, delle seguenti condizioni: Mantenimento della regolarità contributiva sino alla fruizione dei bonus. Divieto di licenziamento per G.M.O. nei 6 mesi successivi all'assunzione del lavoratore "incentivato"  o di altro dipendente occupato nella

F.E.S.R. - Regione Valle d'Aosta: Contributo Costo Lavoro

La Regione Valle d'Aosta con deliberazione della Giunta n. 1060 di venerdì 16 ottobre 2020 ha stanziato (Avviso 20AH) - con fondi europei (FESR) - € 4.887.776,14 a favore delle imprese con almeno 4 dip. Tempo Indeterminato. L'incentivo ha una durata massima di 3 mesi decorrenti dal 1° ottobre ed è pari al 60 % dei costi salariali lordi - comprensivi di 13^ e 14^, TFR, contributi previdenziali e assistenziali -  per ciascun dipendente a tempo indeterminato in forza al momento della presentazione della domanda. I massimali di aiuto ottenibili (sempre nel limite del 60% dei costi sostenuti): € 20.000,00 per imprese da 4 a 10 dipendenti a tempo indeterminato; €15.000,00 per imprese da 11 a 50 dipendenti a tempo indeterminato; €10.000,00 per imprese oltre 50 dipendenti a tempo indeterminato; Il contributo viene erogato in fase di rendicontazione, dunque success

PAGAMENTI IN DENARO CONTANTE: dal 1° luglio 2020 soglia massima a Euro 1.999,99

L’art. 49 del Dlgs 231/2007 – norme in materia di antiriciclaggio - come modificato dall'art. 18 D.L. 124/2019 (cd. decreto fiscale 2020) ha ulteriormente ridotto il limite massimo di utilizzo del denaro contante e titoli al portatore nelle transazioni tra privati. Dal 1° luglio 2020 il nuovo tetto massimo per i pagamenti in contanti e titoli al portatore è stabilito nell'importo di € 1.999,99. Tale soglia – secondo la vigente previsione di legge - dovrebbe valere sino al 31 dicembre 2021; dal 1° gennaio 2022 il limite verrà ulteriormente ridotto a € 999,99.  Per le transazioni di importo superiore a tale soglia è necessario utilizzare obbligatoriamente strumenti tracciabili, come bonifici, bancomat, carte di credito o debito, e simili.  Sanzioni  Le violazioni commesse e contestate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 sono soggette a sanzione amministrativa di € 2.000 euro mentre, per le violazioni commesse e contestate a decorrere dal 1° gennaio 2022, il minimo

CORONAVIRUS: D.L. 52/2020 Unificazione periodi Cassa Integrazione COVID19

Il D.L. 52/2020 in vigore dal 17 giugno ha modificato la precedente disciplina di fruizione delle Integrazioni Salariali COVID19 (CIGO, FIS, CIGD, FSBA), rendendo possibile la continuità dei vari periodi sino ad una durata massima di 18 settimane. Si ricorda che alle prime 9 settimane introdotte dal D.L. 18/2020 "Decreto Cura Italia", ne erano state aggiunte ulteriori 9 dal D.L. 34/2020 "Decreto Rilancio" (artt. 68/71), che peraltro le aveva frazionate per la maggior parte delle aziende in due blocchi temporali: il primo da 5 settimane e il secondo da 4 settimane decorrenti dal 1° settembre 2020. Ora la nuova regolamentazione consente di utilizzare le ultime 4 settimane anche prima del 1° settembre. A titolo esemplificativo si evidenzia che le 18 settimane di cassa Integrazione continuativa per le aziende che l'hanno iniziata il 9 marzo - data di sospensione in forza di legge di molte attività - può arrivare sino al 15 luglio. Si evidenzia che le settim

CORONAVIRUS: D.L. 34/2020 "Decreto Rilancio" e riflessi sul rapporto di lavoro subordinato

Non si ferma la decretazione d'urgenza dettata dall'emergenza da Coronavirus.  Tra le moltissime norme contenute nei 266 articoli del D.L. 34/2020, "Decreto Rilancio", alcune hanno diretto riflesso sulla gestione dei rapporti di lavoro subordinato; tra queste meritano particolare attenzione le disposizioni sotto sintetizzate. I) Possibilità di usufruire della Cassa Integrazione COVID19 per ulteriori 9 settimane non interamente consecutive, poiché frazionate in due blocchi: il primo da 5 settimane e il secondo da 4 settimane. La fruizione di tali ulteriori 9 settimane è così regolamentata (artt. 68/71): Le prime 5 settimane sono richiedibili in continuità con le precedenti 9 previste dal D.L.18/2020 "Decreto Cura Italia". Le ulteriori 4 settimane sono fruibili esclusivamente tra il 01/09/2020 e il 31/10/2020. Si evidenzia che tale disposizione di legge non consente la continuità di Cassa Integrazione per le aziende che l'hanno iniziata a marzo

CORONAVIRUS – Bando per rimborso costi alle imprese delle misure anticontagio

“Impresa Sicura” è il bando di Invitalia – Agenzia del Ministero dell'Economia- rivolto alle aziende che vogliono chiedere un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) , finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Possono accedere al bando solamente le aziende iscritte al Registro delle Imprese. Pertanto restano esclusi i professionisti, le associazioni, le fondazioni, i comitati, gli organismi religiosi. Le spese per essere ammissibili devono essere state emesse dal 17 marzo 2020 alla data di invio della domanda di rimborso e risultare pagate con sistemi tracciabili. Il rimborso massimo concedibile per impresa beneficiaria è pari al 100 percento delle spese ammissibili sostenute, nel limite massimo di euro 500,00 per ogni addetto e, comunque, fino a concorrenza dell’importo massimo pari a euro 150.000,00 per azienda. I rimborsi sono concessi in base all'ordine cronologico

CORONAVIRUS FASE 2 – Autodichiarazione spostamenti e Protocolli aziendali anticontagio: tra dubbi e incertezze

Oggi inizia la cosiddetta Fase 2, quella della riapertura parziale e graduale delle attività economiche, nonché dell’allentamento ai limiti di spostamento personali. In entrambi i contesti, quello produttivo e quello individuale, emergono criticità operative e/o interpretative. L’autodichiarazione pubblicata sul sito del Governo e del Ministero dell’Interno non riepiloga correttamente le casistiche di spostamento consentite dal DPCM 26/04/2020, che come notorio ha ammesso la visita ai congiunti - neo categoria pseudogiuridica, introdotta con un atto amministrativo! - nonché l’attività motoria e/o sportiva da praticare individualmente. In tale parossismo regolatorio, ove anche i cani hanno il diritto alla loro passeggiata fisiologica, permane il divieto assoluto di svolgere ogni attività ludico-ricreativa, anche al di fuori dei parchi giochi, che restano ancora chiusi; in sintesi è vietato essere bambini! Ritornando all’autodichiarazione va evidenziato che, se la visita ai cong

CORONAVIRUS - L.R. 5/2020: aiuti finanziari e differimenti di scadenze fiscali

La Regione Autonoma Valle d'Aosta ha emanato la legge regionale n. 5 del 21 aprile 2020 con la quale ha istituito misure di aiuti finanziari e differimenti di scadenze fiscali in conseguenza dell'emergenza epidemiologica COVID 19. I) Aiuti per il sostegno al reddito di imprese, lavoratori e famiglie - Sono richiedibili esclusivamente con procedure telematiche attivabili dal sito della Regione Autonoma Valle d'Aosta al link https://www.ohmyjob.it/misure-regionali/ , ove sono chiaramente illustrati sia i requisiti, sia le modalità per fruire delle misure di aiuto. Le domande possono essere presentate tramite identità digitale: SPID o Tessera Sanitaria (attivata con i codici ) o CNS (tramite lettore); in alternativa è possibile registrarsi – sempre dal sito - con il proprio indirizzo di posta elettronica, al quale verrà inviata la password per accedere al sistema utilizzando quale nome utente il proprio codice fiscale. E', inoltre, prevista la possibilità di presentar

EMERGENZA CORONAVIRUS: Indennità INPS lavoratori autonomi (Artigiani - Commercianti)

I lavoratori autonomi iscritti all'INPS gestione Artigiani - Commercianti hanno diritto per il mese di marzo a una indennità di € 600,00 (Art. 28 D.L. 18/2020). La domanda può essere inoltrata a decorrere dal 1° aprile con modalità semplificate tramite sito internet www.inps.it o contatto telefonico (numero gratuito 803.164 da telefono fisso e numero a pagamento 06.164.164 da cellulare). Per presentare domanda è necessario uno dei seguenti documenti: SPID  Carta di identità elettronica 3.0 (CIE)  Carta Nazionale dei Servizi (CNS), ossia Tessera Sanitaria Attivata PIN (è necessario per la richiesta telefonica) rilasciato all'INPS Il codice personale ("PIN") è rilasciato dall'INPS; per quanti non ne siano ancora in possesso deve essere richiesto personalmente con le seguenti modalità: Tramite accesso sul sito web www.inps.it Tramite Contatto telefonico (numero gratuito 803.164 da telefono fisso e numero a pagamento 06.164.164 da cellular

CORONAVIRUS: Congedo staordinario e Bonus baby-sitting

Il D.L. 18/20200 - Decreto Cura Italia - ha introdotto, tra le altre misure, alcune indennità di sostegno in favore dei lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi, fruibili con presentazione a decorrere dal 1° aprile di domanda diretta all'INPS, tramite procedure telematiche. In sintesi le misure e le prime indicazioni operative per i lavoratori subordinati, così come illustrate dall'INPS nel messaggio n. 1281 del 20/03/2020 e nella circolare n. 44 del 24/03/2020. Congedo COVID-19 (art. 23) - Riservato ai genitori con figli sino ai 12 anni di età (o a prescindere dall'età in caso di figli con handicap grave); indennità pari al 50% della retribuzione per un periodo continuativo o frazionato di 15 giorni. La domanda va presentata all’INPS, utilizzando la procedura del congedo parentale già in uso in via ordinaria. La procedura è telematica e avviene accedendo al portale web www.inps.it con PIN personale, successivamente tra i servizi INPS è necessario selezionar

CORONAVIRUS: Ordinanze e Diritti

L'ordinanza a firma congiunta del Ministro della Salute e del Ministro dell'Interno passerà alla storia per essere il provvedimento con vita più breve della Repubblica Italiana, meno di 24 ore. Emanata nel tardo pomeriggio di domenica 22 Marzo e subito pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ha cessato di avere effetto il giorno successivo in quanto l'articolato è stato inglobato nel DPCM 22/3/2020, che è entrato in vigore il 23 marzo. Il provvedimento non contiene grandi novità salvo creare ulteriori confusioni sulle limitazioni agli spostamenti, già regolamentati dai DPCM 8 e 9 marzo. Nell'Ordinanza viene ribadito il divieto agli spostamenti “ a tutte le persone fisiche ”. Il divieto non è riferito al comune di residenza o domicilio, bensì a quello “ diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute ”. L'articolazione del periodo non aiuta certamente a capire; la punteggiatura n

CORONAVIRUS ed emergenza: Così non va!

Chiudere tutto, ripetono sistematicamente in coro le forze politiche, la cui maggior parte dei loro leader e rappresentanti istituzionali non ha mai lavorato in tutta la propria vita un sol giorno. Chiuse le scuole, gli esercizi commerciali non di prima necessità, i bar, i ristoranti e pure il Parlamento, che da oltre 15 giorni non svolge più attività alcuna attività. Ma non basta, urlano in un coro isterico, e così da lunedì 23 marzo chiuderanno anche le industrie, salvo quelle alimentari, e tutte le attività professionali. Anche questa volta l'ennesima stretta è annunciata nel cuore della notte da parte del Presidente del Consiglio, che ha preso gusto ad annunciare provvedimenti che non esistono. Non sarebbe più saggio divulgare certezza, almeno per quanto attiene alle decisioni del governo, anziché effettuare generiche illustrazioni foriere di dubbi, in attesa di leggere i successivi provvedimenti che verranno adottati? L'economia è in crisi, la democrazia è sospesa, le l

CORONAVIRUS - D.L. 18/2020 Misure straordinarie a sostegno di aziende e lavoratori

E' stato pubblicato il testo del Decreto Legge n°18/2020, con il quale sono state introdotte misure straordinarie a sostegno di aziende e lavoratori danneggiati dall'emergenza da Coronavirus. Tante le misure individuate nei 127 articoli da cui è formato il provvedimento, che in diversi passaggi non brilla nè per chiarezza, né per coerenza. Tra i tanti provvedimenti adottati di particolare interesse è l'estensione della Cassa Integrazione Guadagni (CIG) a tutti i settori, con pagamento diretto dell'integrazione nella misura del 80% della retribuzione da parte dell'INPS. L'estensione della CIG in regime di deroga non è peraltro immediatamente operativa, poiché subordinata all'adozione di successivi atti da parte di Governo, Regioni e INPS. Si riassumono a seguire le principali misure di interesse in materia di lavoro. Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria con procedura semplificata (utilizzabile solo per le aziende del setto

EMERGENZA CORONAVIRUS: Nuove Limitazioni per le attività economiche

L'emergenza coronavirus fa scattare ulteriori limitazioni alle attività economiche. Il Governo nazionale ha disposto la chiusura da oggi 12 marzo sino al 25 marzo di ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie. Tali attività tuttavia, per espressa previsione normativa contenuta nello stesso DPCM, possono essere svolte se effettuate con consegne a domicilio oppure tramite distributori automatici. Va, inoltre, osservato che la norma sospende i servizi inerenti tali attività e non la produzione, che pertanto può continuare; in particolare gelati e pasticceria possono essere prodotti, ma non venduti al dettaglio, bensì venduti alle rivendite di generi alimentari o ai supermercati. Chiuse anche tutte le attività commerciali al dettaglio con l'esclusione di quelle riportate nell'allegato 1 al DPCM (alimentari, sanitarie, ferramenta, profumeria e igiene, materiale elettrico, ottica e fotografia, edicole e tabacchini, ecc.). Sono altresì chiuse le attività di estetist

Coronavirus: nuova stretta sul lavoro, mentre ancora mancano i provvedimenti di sostegno

Le misure emergenziali del Governo nazionale a contenimento del coronavirus - come era prevedibile - sono aggiornate in continuazione, facendo così apparire superati i commenti e le analisi delle stesse, in quanto subito dopo modificate al variare delle situazioni sul campo. Infatti il DPCM del 8 marzo è stato in parte superato dalle nuove disposizioni contenute nel DPCM del 9 marzo, che ha di fatto esteso sino al 3 aprile a tutto il territorio nazionale le forti limitazioni di operatività economica previste nel precedente decreto per la sola “zona rossa”. Queste in sintesi le nuove misure che incidono in materia di lavoro: Centri sportivi, palestre e piscine sono chiuse, fatti salvi gli allenamenti autorizzati dalle federazioni sportive. Chiusura totale per gli impianti nei comprensori sciistici. Le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6,00 alle 18,00. La sintesi poco felice della norma pone almeno due questioni. La prima riguarda gli alberghi, i cui ristoranti

Coronavirus: i provvedimenti emergenziali creano il caos nelle imprese

Sull'onda dell'emergenza le norme emanate dal Governo si sono susseguite a getto continuo (D.L.6/2020 - D.L. 9/2020 - Delibera CdM del 31/1/2020 - DPCM del 23/02/2020, 25/2/2020, 1/3/2020, del 4/3/2020, del 8/3/2020), talvolta con anticipazioni imprecise che hanno aumentato la confusione non solo tra i privati cittadini, ma anche negli operatori economici. A fronte delle limitazioni sempre più stringenti alle attività economiche, che ormai in molti settori sono dei veri e propri stop, come devono comportarsi i datori di lavoro nelle loro attività e quali riflessi si hanno nei rapporti di lavoro dipendente? La misure in materia di lavoro - in vigore sino al 3 aprile p.v. - regolamentate ad oggi dal DPCM 8 marzo 2020 possono così riassumersi. Divieti e chiusure - Alcune attività sono sono state totalmente sospese su tutto il territorio nazionale. Si tratta delle " manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura " quali ad esempio raduni, sagre, m

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