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Visualizzazione dei post da 2019

Divieti e deroghe alla ripetizione del patto di prova tra le medesime parti

Il dipendente che abbia avuto già precedenti rapporti lavorativi con lo stesso datore di lavoro può in determinate condizioni essere nuovamente sottoposto al periodo di prova per le medesime mansioni già espletate in precedenza.  La reiterazione della prova va applicata nel rispetto dell'apparentemente inconciliabile principio in base al quale il patto di prova, salvaguardando l’interesse di entrambe le parti del rapporto lavorativo a verificare la reciproca convenienza alla prosecuzione dello stesso, diviene illegittimo quando la suddetta prova sia già intervenuta, con esito positivo, per le medesime specifiche mansioni già rese in precedenza dallo stesso lavoratore, per un congruo lasso di tempo a favore dello stesso datore di lavoro.  La Corte di Cassazione, con sentenza n. 22809 del 12/09/2019, ha affermato l'ammissibilità della ripetizione del patto di prova in successivi contratti di lavoro col medesimo datore e per le stesse mansioni è legittima, quando sia dimo

LICENZIAMENTO PER PAUSA NON AUTORIZZATA

Le pause sul lavoro non autorizzate o prolungate oltre il periodo autorizzato configurano un grave inadempimento contrattuale che può determinare il licenziamento per giusta causa. La Corte di Cassazione rileva che il licenziamento può considerarsi illegittimo solamente se al fatto contestato al lavoratore il contratto collettivo applicato in azienda fa corrispondere espressamente una sanzione conservativa. La Corte di Cassazione con sentenza 21628/2019 ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare intimato dal datore di lavoro al dipendente che allungava a suo piacimento la pausa pranzo; la sentenza ha confermato i due precedenti gradi di giudizio di merito tenutisi innanzi al Tribunale di Cassino e alla Corte d'Appello di Roma. La vicenda esaminata dai giudici era inoltre aggravata dal mancato completamento del lavoro e dell'aver lasciato il lavoratore l'automezzo aziendale incustodito. I giudici hanno ritenuto grave il comportamento di chi prolun

Infortunio: Nessuna responsabilità per il datore di lavoro inconsapevole della prassi aziendale di rimuovere i presidi di sicurezza

L’art. 71, D.LGS. n. 81/2008 impone al datore di lavoro l’obbligo di verificare la sicurezza delle macchine operanti nella propria azienda e di rimuovere le fonti di pericolo per i lavoratori ad esse addette. In conseguenza di tale precetto “ Il datore di lavoro è responsabile del mancato intervento finalizzato ad assicurare l’utilizzo in sicurezza di macchinari e apparecchiature provvisti di dispositivi di protezione e, in tal senso, del fatto di non esigere che tali dispositivi non vengano rimossi; ma, nel caso di infortuni derivanti dalla rimozione delle protezioni a corredo dei macchinari, anche laddove tale rimozione si innesti in prassi aziendali diffuse o ricorrenti, non si può ascrivere tale condotta omissiva al datore di lavoro laddove non si abbia la certezza che egli fosse a conoscenza di tali prassi, o che le avesse colposamente ignorate ” (Corte di Cassazione Pen. 15 maggio 2019, n. 20833). Un'importante analisi degli obblighi di sicurezza del datore di lavoro è co

In Valle d'Aosta fondi europei per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato

La Regione Valle d'Aosta ha rifinanziato con le risorse del Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) l' Avviso 18 AB , che prevede un incentivo economico triennale per le assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato o le trasformazioni di rapporti a termine in contratti a tempo indeterminato effettuati entrambi entro il 31/12/2019.  L'incentivo, limitato ad un massimo di quattro unità lavorative per azienda, ammonta a euro 8.000,00 per ognuno dei tre anni finanziabili e presuppone il mantenimento della forza lavoro per tutto il periodo finanziato. Nel caso di riduzione di organico l'incentivo, che viene erogato in unica soluzione all'inizio del periodo, deve essere restituito nel caso l'azienda nel corso del triennio riduca il personale assunto;  è richiesta, infatti, fideiussione a garanzia della restituzione. Si evidenzia in proposito che non sono incentivabili le assunzione in contratto di apprendistato o di lavoro a chiamata.  Per ottenere il contributo

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