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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

EMERGENZA CORONAVIRUS: Indennità INPS lavoratori autonomi (Artigiani - Commercianti)

I lavoratori autonomi iscritti all'INPS gestione Artigiani - Commercianti hanno diritto per il mese di marzo a una indennità di € 600,00 (Art. 28 D.L. 18/2020). La domanda può essere inoltrata a decorrere dal 1° aprile con modalità semplificate tramite sito internet www.inps.it o contatto telefonico (numero gratuito 803.164 da telefono fisso e numero a pagamento 06.164.164 da cellulare). Per presentare domanda è necessario uno dei seguenti documenti: SPID  Carta di identità elettronica 3.0 (CIE)  Carta Nazionale dei Servizi (CNS), ossia Tessera Sanitaria Attivata PIN (è necessario per la richiesta telefonica) rilasciato all'INPS Il codice personale ("PIN") è rilasciato dall'INPS; per quanti non ne siano ancora in possesso deve essere richiesto personalmente con le seguenti modalità: Tramite accesso sul sito web www.inps.it Tramite Contatto telefonico (numero gratuito 803.164 da telefono fisso e numero a pagamento 06.164.164 da cellular

CORONAVIRUS: Congedo staordinario e Bonus baby-sitting

Il D.L. 18/20200 - Decreto Cura Italia - ha introdotto, tra le altre misure, alcune indennità di sostegno in favore dei lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi, fruibili con presentazione a decorrere dal 1° aprile di domanda diretta all'INPS, tramite procedure telematiche. In sintesi le misure e le prime indicazioni operative per i lavoratori subordinati, così come illustrate dall'INPS nel messaggio n. 1281 del 20/03/2020 e nella circolare n. 44 del 24/03/2020. Congedo COVID-19 (art. 23) - Riservato ai genitori con figli sino ai 12 anni di età (o a prescindere dall'età in caso di figli con handicap grave); indennità pari al 50% della retribuzione per un periodo continuativo o frazionato di 15 giorni. La domanda va presentata all’INPS, utilizzando la procedura del congedo parentale già in uso in via ordinaria. La procedura è telematica e avviene accedendo al portale web www.inps.it con PIN personale, successivamente tra i servizi INPS è necessario selezionar

CORONAVIRUS: Ordinanze e Diritti

L'ordinanza a firma congiunta del Ministro della Salute e del Ministro dell'Interno passerà alla storia per essere il provvedimento con vita più breve della Repubblica Italiana, meno di 24 ore. Emanata nel tardo pomeriggio di domenica 22 Marzo e subito pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale ha cessato di avere effetto il giorno successivo in quanto l'articolato è stato inglobato nel DPCM 22/3/2020, che è entrato in vigore il 23 marzo. Il provvedimento non contiene grandi novità salvo creare ulteriori confusioni sulle limitazioni agli spostamenti, già regolamentati dai DPCM 8 e 9 marzo. Nell'Ordinanza viene ribadito il divieto agli spostamenti “ a tutte le persone fisiche ”. Il divieto non è riferito al comune di residenza o domicilio, bensì a quello “ diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute ”. L'articolazione del periodo non aiuta certamente a capire; la punteggiatura n

CORONAVIRUS ed emergenza: Così non va!

Chiudere tutto, ripetono sistematicamente in coro le forze politiche, la cui maggior parte dei loro leader e rappresentanti istituzionali non ha mai lavorato in tutta la propria vita un sol giorno. Chiuse le scuole, gli esercizi commerciali non di prima necessità, i bar, i ristoranti e pure il Parlamento, che da oltre 15 giorni non svolge più attività alcuna attività. Ma non basta, urlano in un coro isterico, e così da lunedì 23 marzo chiuderanno anche le industrie, salvo quelle alimentari, e tutte le attività professionali. Anche questa volta l'ennesima stretta è annunciata nel cuore della notte da parte del Presidente del Consiglio, che ha preso gusto ad annunciare provvedimenti che non esistono. Non sarebbe più saggio divulgare certezza, almeno per quanto attiene alle decisioni del governo, anziché effettuare generiche illustrazioni foriere di dubbi, in attesa di leggere i successivi provvedimenti che verranno adottati? L'economia è in crisi, la democrazia è sospesa, le l

CORONAVIRUS - D.L. 18/2020 Misure straordinarie a sostegno di aziende e lavoratori

E' stato pubblicato il testo del Decreto Legge n°18/2020, con il quale sono state introdotte misure straordinarie a sostegno di aziende e lavoratori danneggiati dall'emergenza da Coronavirus. Tante le misure individuate nei 127 articoli da cui è formato il provvedimento, che in diversi passaggi non brilla nè per chiarezza, né per coerenza. Tra i tanti provvedimenti adottati di particolare interesse è l'estensione della Cassa Integrazione Guadagni (CIG) a tutti i settori, con pagamento diretto dell'integrazione nella misura del 80% della retribuzione da parte dell'INPS. L'estensione della CIG in regime di deroga non è peraltro immediatamente operativa, poiché subordinata all'adozione di successivi atti da parte di Governo, Regioni e INPS. Si riassumono a seguire le principali misure di interesse in materia di lavoro. Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria con procedura semplificata (utilizzabile solo per le aziende del setto

EMERGENZA CORONAVIRUS: Nuove Limitazioni per le attività economiche

L'emergenza coronavirus fa scattare ulteriori limitazioni alle attività economiche. Il Governo nazionale ha disposto la chiusura da oggi 12 marzo sino al 25 marzo di ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie. Tali attività tuttavia, per espressa previsione normativa contenuta nello stesso DPCM, possono essere svolte se effettuate con consegne a domicilio oppure tramite distributori automatici. Va, inoltre, osservato che la norma sospende i servizi inerenti tali attività e non la produzione, che pertanto può continuare; in particolare gelati e pasticceria possono essere prodotti, ma non venduti al dettaglio, bensì venduti alle rivendite di generi alimentari o ai supermercati. Chiuse anche tutte le attività commerciali al dettaglio con l'esclusione di quelle riportate nell'allegato 1 al DPCM (alimentari, sanitarie, ferramenta, profumeria e igiene, materiale elettrico, ottica e fotografia, edicole e tabacchini, ecc.). Sono altresì chiuse le attività di estetist

Coronavirus: nuova stretta sul lavoro, mentre ancora mancano i provvedimenti di sostegno

Le misure emergenziali del Governo nazionale a contenimento del coronavirus - come era prevedibile - sono aggiornate in continuazione, facendo così apparire superati i commenti e le analisi delle stesse, in quanto subito dopo modificate al variare delle situazioni sul campo. Infatti il DPCM del 8 marzo è stato in parte superato dalle nuove disposizioni contenute nel DPCM del 9 marzo, che ha di fatto esteso sino al 3 aprile a tutto il territorio nazionale le forti limitazioni di operatività economica previste nel precedente decreto per la sola “zona rossa”. Queste in sintesi le nuove misure che incidono in materia di lavoro: Centri sportivi, palestre e piscine sono chiuse, fatti salvi gli allenamenti autorizzati dalle federazioni sportive. Chiusura totale per gli impianti nei comprensori sciistici. Le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6,00 alle 18,00. La sintesi poco felice della norma pone almeno due questioni. La prima riguarda gli alberghi, i cui ristoranti

Coronavirus: i provvedimenti emergenziali creano il caos nelle imprese

Sull'onda dell'emergenza le norme emanate dal Governo si sono susseguite a getto continuo (D.L.6/2020 - D.L. 9/2020 - Delibera CdM del 31/1/2020 - DPCM del 23/02/2020, 25/2/2020, 1/3/2020, del 4/3/2020, del 8/3/2020), talvolta con anticipazioni imprecise che hanno aumentato la confusione non solo tra i privati cittadini, ma anche negli operatori economici. A fronte delle limitazioni sempre più stringenti alle attività economiche, che ormai in molti settori sono dei veri e propri stop, come devono comportarsi i datori di lavoro nelle loro attività e quali riflessi si hanno nei rapporti di lavoro dipendente? La misure in materia di lavoro - in vigore sino al 3 aprile p.v. - regolamentate ad oggi dal DPCM 8 marzo 2020 possono così riassumersi. Divieti e chiusure - Alcune attività sono sono state totalmente sospese su tutto il territorio nazionale. Si tratta delle " manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura " quali ad esempio raduni, sagre, m

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