I)
Area prevalente:
Diritto
del Lavoro
Inquadramento
contrattuale e amministrativo dipendenti (contratti di assunzioni,
licenziamenti, ecc.)
Gestione
Libro Unico del Lavoro (buste paga) e del rapporto lavorativo
Elaborazione
e trasmissione Modulistica per il versamento di ogni tipo di
contribuzione
Rapporti
e adempimenti con gli Enti (INPS, INAIL, Cassa Edile, ENPALS, Fondi,
ecc)
Elaborazione
e trasmissione dichiarazioni annuali (CUD, Mod. 770 e Denuncia Salari
INAIL)
Analisi
costi, sviluppo ratei, prospetti e tabulati vari, dati bilancio
Diritto
del lavoro e sindacale
Valutazione
discipline normative e contrattuali di inquadramento
Valutazioni
regimi contributivi
Ammortizzatori
sociali
Sicurezza
sul lavoro
Ricorsi
amministrativi nei confronti degli istituti previdenziali ed
assicurativi
Contenziosi
sindacali
Controversie
giudiziali in materia di lavoro e previdenziali
Difesa
penale in materia di lavoro
II)
Altre Aree di intervento e di competenza
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Il giudice pronunciandosi definitivamente con Ordinanza del 14/12/2021, nel riconoscere l'interesse costituzionalmente prevalente della salute pubblica, ha peraltro evidenziato che la stessa è messa a rischio in maniera uguale sia dal vaccinato, sia dal non vaccinato. Ne consegue che l'obbligo di vaccinazione imposto dal DL44/2021 quale requisito professionale richiesto ai sanitari - ora esteso dal DL172/2021 anche a altre categorie - per accedere all'attività lavorativa costituisce una discriminazione sugli altri diritti (dignità, lavoro, sussistenza ...) tutelati dalla Costituzione. I principi giuridici e medico scientifici espressi nell'Ordinanza del Giudice sono d'altronde confermati dalla Circolare del Ministro alla Salute Speranza datata 14/12/2021, nella quale si richiede il tampone anche ai vaccinati per entrare in Italia. Il vaccino, dunque, rimane uno dei rimedi per combattere il COVID, ma perde ogni presupposto per poter essere posto quale discrimine al...