Dal prossimo 11 marzo tutti gli operatori addetti alla conduzione di macchine da lavoro speciali dovranno essere in possesso di apposita abilitazione.
L'obbligo è contenuto nell'Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, che elenca analiticamente mezzi e attrezzature. Le tipologie interessate sono le piattaforme mobili elevabili, le gru fisse e mobili, i carrelli elevatori, i trattori agricoli o forestali, le macchine per movimenti terra, le pompe per calcestruzzo.
L'abilitazione viene rilasciata a seguito della frequenza di corsi formativi accreditati dagli enti pubblici dalla durata variabile da otto a trentaquattro ore, a seconda della complessità della macchina operatrice da condurre. L'abilitazione va rinnovata ogni cinque anni, frequentando corsi di aggiornamento di durata minima di quattro ore. Va evidenziato che la partecipazione
ai corsi deve avvenire in orario di lavoro e che, inoltre, trattandosi di formazione specifica non è sostitutiva di quella obbligatoria ex art. 37 D.lgs 81/2008.
ai corsi deve avvenire in orario di lavoro e che, inoltre, trattandosi di formazione specifica non è sostitutiva di quella obbligatoria ex art. 37 D.lgs 81/2008.
In alternativa alla formazione esterna accreditata è possibile ricorrere alle "buone prassi", così come previsto dall'art.2 lett. v) del D.lgs 81/2008, "aventi ad oggetto progetti formativi". Si tratta di soluzioni organizzative o procedurali interne all'azienda, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Le "buone prassi" per essere riconosciute devono essere elaborate e raccolte o dalle regioni o dall'INAIL o e dagli organismi paritetici.